Il coito dei lessemi [Vera Pavlova vista da Greta Poli]
Il numero bianco di Twenties, il magazine è stato anche poesia, grazie a Greta Poli e alle sue traduzioni dei versi di Vera Pavlova
Поэтом больше стало на свете,
когда увидела я
жизнь жизни, смерть смерти –
рождённое мной дитя.
Таким оно было, моё начало:
кровь обжигала пах,
душа парила, дитя кричало
у медсестры на руках.
Un poeta in più è venuto al mondo,
quando ho visto io
la vita della vita, la morte della morte:
il bimbo da me partorito
Così è stato, il mio inizio:
il sangue bruciava l’inguine,
l’anima evaporava, in braccio all’infermiera il bambino gridava.
(Senza Titolo – Vera Pavlova, poesie scelte. Traduzione di Greta Poli)
Potete immaginare il mio stato d’animo nel tradurre un’autrice che aveva affermato: “la traduzione è terribile, come se mi rapissero le figlie”, scrive Greta Poli, traduttrice e curatrice dell’antologia della Pavlova. Per fortuna non mi sono persa d’animo e sono andata avanti, incontrando anche l’approvazione della stessa poetessa, che mi ha autorizzato a pubblicare le sue poesie. Pavlova allora ascolta il silenzio pieno di versi che la circonda per poi confessarsi, descrivendo come dal corpo, dal gesto, anche e soprattutto intimo e sensuale, scaturiscano la parola e il discorso. E ancora: poesia erotica e lirica d’amore, come nei classici della poesia greca, si intrecciano nell’opera di Pavlova. Senza l’atto intimo non nascerebbe mai la parola, ogni verso è il frutto del rapporto di anima e corpo, pertanto “il coito dei lessemi” è un’espressione adeguata per descrivere il suo processo creativo. [per leggerel’articolo completo clicca qui]
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Vera Pavlova, la poetessa.
Vera Anatol’evna Pavlova nasce il 4 maggio 1963 a Mosca. Dopo un’infanzia e un’adolescenza vivaci e inquiete nasce in lei l’amore per la musica, che l’accompagna tuttora, influenzando le sue poesie.
Ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio Šnitke di Mosca e ha conseguito la laurea in storia della musica, facendo la compositrice per molti anni.
Scrittrice attiva ed eclettica, la cui produzione artistica è intimamente intrecciata alla vita privata, finora ha pubblicato venti raccolte di poesie e trattati di musica, oltre ad aver composto e messo in scena opere teatrali, Oggi la sua vita è divisa tra Mosca e New York.
Greta Poli, la traduttrice.
Dopo aver passato l’infanzia con il naso tra i libri, ho scelto di fare il Liceo Classico a Reggio Emilia e mi sono appassionata sempre più allo studio delle lingue. Sono laureata in Traduzione Specializzata con la tesi “E amo io come amano i poeti”.
Amo viaggiare per incontrare e soprattutto conoscere “l’altro”: ho vissuto un anno in Finlandia, e sei mesi a Mosca, dove ho lasciato cuore e anima. Un’altra mia passione è l’arte, dai grandi maestri della pittura fino ai talenti contemporanei dell’illustrazione. Al momento il mio obiettivo è leggere in lingua originale quanti più classici della tradizione letteraria russa possibile.
Lavoro come traduttrice e mediatrice linguistica, in ambito letterario e cinematografico.