Saharawi: oggi vi presentiamo il Comune di Ravenna
Il comune di Ravenna, tra gli enti territoriali della Regione Emilia-Romagna in prima linea per la cooperazione tra il nostro Paese e il governo provvisorio sahrawi, è da oltre 15 anni animatore di diverse iniziative di cooperazione decentrata nei campi profughi. I progetti, dopo una prima fase caratterizzata da un focus sulla condizione femminile e l’integrazione delle donne nei processi produttivi (ad esempio con corsi specifici professionalizzanti rivolti alle donne sahrawi) si sono rivolti in una seconda fase alla cura della persona e della salute. In particolare, grazie anche a rapporti di comunicazione e collaborazione stretti con i ministeri sahrawi competenti, l’attenzione del comune e dei suoi cooperanti si è concentrata sulla salute gestazionale, il benessere pre e post parto e la salute neonatale. Nelle recenti annualità, grazie al progetto integrato co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il comune sostiene l’equipe medica della Commissione Sanitaria Scolastica.
Oltre ai progetti dedicati alla salute femminile e pediatrica, Ravenna ha sostenuto progetti culturali, come ad esempio il laboratorio di cinema-narrazione (2019). Il progetto, che si è svolto tra Sahara Occidentale e Italia con visite formative, si è proposto di incentivare un’autonarrazione efficace da parte dei Sahrawi stessi sulla propria condizione.
Medicina nel deserto
In ogni dà’ira è presente un dispensario per facilitare la reperibilità dei farmaci più comuni e in ogni wilaya è presente un presidio ospedaliero (oltre a quello nazionale situato a Rabouni) e, che di solito assolve alle funzioni più urgenti: è attrezzato di un reparto di ostetricia-ginecologia, di un laboratorio di analisi, di letti adibiti al ricovero e di un ambulatorio dentistico e il personale medico si è arricchito di molti medici del luogo, formatisi all’estero. Il servizio sanitario è garantito a tutti i cittadini e le medicine vengono dispensate gratuitamente, grazie alla presenza di una Farmacia Nazionale, oggetto di progetti di intervento anche co-finanziati dalla Regione Emilia Romagna.
Salute delle donne
Particolare attenzione va posta al ruolo delle donne. Se, infatti, queste soffrirono una certa mortificazione in epoca coloniale, la loro condizione cambiò con l’esilio, tornando a coprire un ruolo fondamentale come avveniva in epoca nomadica. Dal momento che gli uomini erano per la maggior parte impegnati al fronte, le donne coprirono un ruolo determinante nella gestione dei campi, occupandosi dell’approntamento delle tende, della costruzione delle strutture fondamentali (case, scuole, ospedali) e dell’assistenza a bambini e anziani, garantendo in questo modo la sopravvivenza della società sahrawi. Per questa ragione le donne sono fortemente presenti nelle organizzazioni del Fronte Polisario e del governo, e nei vari organismi che si occupano soprattutto di sanità, educazione e approvvigionamento alimentare. Hanno inoltre costituito la UNMS – Unión Nacional de Mujeres Sahrawi, che ha sede a Boujdour e si occupa della difesa dei diritti delle donne, della formazione e del lavoro: tale associazionismo femminile determina una condizione assolutamente peculiare rispetto ad altre società di religione musulmana.
Nell’ambito della cooperazione decentrata, la collaborazione del Comune di Ravenna con la Regione Emilia Romagna inizia nel 2003. Inserendosi nel Tavolo Paese Saharawi, la progettazione del Comune è intervenuta in primo luogo nell’ambito dell’istruzione e della formazione, concentrandosi prevalentemente nel promuovere l’empowerment femminile. In collaborazione con la UNMS – Unión Nacional de las Mujeres Saharauis, ha dato sostegno ai progetti dell’Unione Donne Saharawi per percorsi di autonomia femminile nei campi profughi, alla gestione delle attività formative e la partecipazione femminile alla politica e all’amministrazione dei campi stessi. Un’elevata incidenza di patologie ha richiesto una massimizzazione dei progetti sul settore sanitario, con particolare riguardo alla salute materno-infantile e riproduttiva. Dopo anni di intervento nel settore e dopo un buon consolidamento delle competenze del personale sanitario in materia di follow-up della gravidanza e della salute della madre, le attività hanno puntato a concentrarsi sulla vita del bambino nei suoi primi anni di vita. Ormai dal 2016, grazie al progetto co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna, la progettazione condotta dal Comune di Ravenna sostiene l’operato della Commissione sanitaria scolastica, composta da 8 professionisti sanitari e tecnici che svolge screening nella popolazione scolastica, andando a individuare eventuali patologie e definendo ulteriori approfondimenti in capo alle strutture sanitarie sia locali che straniere.
Il progetto Visis
Il progetto Valorizzazione e Implementazione del SIstema Sanitario Saharawi, attualmente in corso ha come obiettivo generale assicurare la salute e il benessere, in particolare di donne e bambini, attraverso azioni di prevenzione, assistenza e tutela della salute pediatrica e riproduttiva nei campi profughi saharawi, e in particolare sostiene la Commissione Sanitaria Scolastica e il settore materno-infantile, in termini di supporto ai servizi sanitari di base.
Anche in un’ottica di maggiore attenzione verso il personale locale impegnato in prima linea, oltre che nella normale attività, anche nella prevenzione del contagio da Covid-19, il progetto intende fornire massimo supporto al settore sanitario e agli operatori coinvolti in particolare nella Commissione Sanitaria Scolastica e nel settore Materno-Infantile. Le azioni previste riguardano la fornitura di risorse economiche e materiali (strumentazione e utilities per le attività sul campo) oltre che di DPI utili a fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria. Il personale sanitario ha tenuto campagne di sensibilizzazione rivolte a madri, insegnanti e giovanissimi, per favorire l’adozione di corrette pratiche igienico-sanitarie, anche, durante la recente emergenza, incentrate sulla prevenzione dell’epidemia Covid-19, in accordo con il programma sanitario specifico predisposto dal Ministero sahrawi di Salute pubblica.
Oltre la sabbia e il vento è il magazine di informazione sul popolo saharawi realizzato da
CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli
Nexus Emilia Romagna
Comune di Ravenna
in collaborazione con
Instant Documentary APS
Regione Emilia-Romagna