Buon lavoro nei campi! Dispatch #06
Ciao a tutti! Sappiamo che state incominciando in questi giorni il lavoro con Tommaso e Maria Giulia nei campi. Abbiamo raccolto alcuni brevi resoconti delle nostre esperienze e vogliamo condividerli con voi. Speriamo di avere presto le vostre impressioni e le risposte, o di riceverne da Tommaso e Maria Giulia al loro rientro.
Un abbraccio
Ciao amici,
siamo le ragazze che lavorano nel gruppo di fotografia e vogliamo raccontarvi quello che abbiamo fatto nelle settimane precedenti per il progetto.
Abbiamo iniziato separandi il gruppo a seconda delle funzioni, come ad esempio, la regista, l’assistente, l’operatore, il backstage e l’aiuto luci.
Poi abbiamo assistito ad una lezione di un esperto di fotografia, Davide, per imparare ad utilizzare una macchina da ripresa. Appena imparato abbiamo subito iniziato con le prime riprese per mettere in pratica gli insegnamenti.
Negli ultimi incontri abbiamo svolto le riprese principali che formeranno il video che monteremo insieme.
Abbiamo ripreso tre delle quattro scene che abbiamo pianificato: siamo molto orgogliosi e soddisfatti di ciò che abbiamo creato e stiamo creando.
Speriamo che vada tutto bene e buon lavoro con Tommaso!
Baci,
le ragazze di fotografia.
Ciao! Mi chiamo Benedetta e sono la regista di fotografia, ovvero quella che insieme ad Angelica, l’assistente, si occupa delle riprese.
Io, personalmente, volevo dirvi che non è sempre facile svolgere questo lavoro, da una parte perchè non sono una professionista e dall’altra perché a volte non so come muovermi o come usare la macchina da ripresa. Per questo motivo, un giorno mi sono sentita molto sotto pressione perchè Tommaso voleva che gli dicessi esattamente quello che avevo intenzione di fare, ma io non riuscivo a spiegarglielo.
Non è stato un momento facile, ma ho spiegato a Tommaso che avrei preferito fare quel che mi sentivo in quel momento; lui mi ha capita ed io mi sono tranquillizzata, così ho capito come muovermi e ho effettuato le riprese seguendo il mio istinto. Spero di aver fatto la cosa migliore.
Ciao! Sono Angelica, l’assistente della macchina da ripresa. A Città Attiva, dovevo riprendere un ragazzo che stava studiando italiano ed ero molto nervosa perché la ripresa è una parte fondamentale di questo lavoro. Ero molto insicura perchè non volevo filmare una brutta scena. Quando abbiamo iniziato a riprendere mi sentivo sotto pressione. Sentivo che i tutor cercavano di aiutarmi dandomi consigli, però non mi sentivo abbastanza brava, avevo paura di sbagliare, così ho iniziato a piangere.
Dopo questa situazione ho deciso di seguire il mio istinto per lavorare bene ed essere sicura di me stessa. Parlando con i tutor ho anche capito che la mia crisi emotiva non era qualcosa di negativo: grazie a queste emozioni ho potuto sentire questa ripresa con più entusiasmo.
Ciao amici!
Siamo le ragazze del gruppo di montaggio e adesso vi raccontiamo cosa abbiamo fatto nelle scorse settimane per il progetto e in generale di cosa tratta il nostro lavoro. Sin dall’inizio abbiamo seguito l’impostazione del progetto partecipando ai sopralluoghi e alle riprese. Quando abbiamo raccolto abbastanza materiale abbiamo iniziato a lavorare al computer per montare il video. Per prima cosa abbiamo controllato le immagini al computer con Maria Giulia, le abbiamo ordinate e poi montate con un programma che si chiama Première. Nel mentre abbiamo cercato di selezionare le immagini che rompono l’equilibrio e l’armonia della città perché non volevamo rappresentare solamente i classici monumenti di Ravenna. Infine abbiamo aggiunto le tracce audio. Non abbiamo ancora finito di montare tutto, però speriamo che vada tutto bene.
Baci,
le ragazze di montaggio
Noi siamo i ragazzi di produzione e vi facciamo un breve riassunto del lavoro svolto.
Abbiamo iniziato il progetto insieme a Daniela, una dirigente del comune di Ravenna, che è stata più volte nei campi per progetti di cooperazione. Ci ha raccontato del vostro popolo, della storia e delle tradizioni.
Poi c’è stato un periodo di formazione in cui abbiamo ricevuto delle lezioni sulla cinematografia, in particolare sulle tipologie di documentari per poi avviare il nostro progetto: realizzare un documentario da condividere con voi. I temi principali sono: sviluppo cooperazione e sostenibilità.
Abbiamo quindi pensato che sarebbe stato interessante comunicare con voi ma ci hanno detto che non era facile parlare tramite Skype per via della vostra connessione ad internet. Quindi abbiamo deciso quindi di girare un video di presentazione sulle nostre abitudini, sport, cibo, scuola, in lingua spagnola per parlarvi di noi. Per realizzarlo ci siamo divisi in vari gruppi: fotografia, regia, montaggio, suono, comunicazione e produzione.
Nel frattempo il gruppo di comunicazione si è occupato delle newsletter, ossia una sorta di
diario di bordo in cui venivano raccontate settimanalmente le varie parti della realizzazione
del video, comprese le diverse problematiche logistiche.
La maggior parte degli avvenimenti li avete saputi leggendo le precedenti newsletter, ma restano due cose molto importanti da comunicarvi. La prima è che per noi di produzione non è stato facile per nulla comprendere come potevamo lavorare nell’organizzazione di una cosa così mutevole come un documentario. Abbiamo sperimentato molte difficoltà per via dei cambi di programma, le disponibilità dei testimoni e le difficoltà di raccogliere le esigenze degli altri reparti, soprattutto quelli creativi come regia e sceneggiatura. Sapete che non siamo dei professionisti, quindi ogni problema è stato anche un modo per fare esperienza. Persino quando le riprese sono saltate perché una famiglia ha revocato il consenso a fare le riprese con la figlia disabile abbiamo potuto aprirci a considerazioni umane e positive, nonostante in quel modo stesse di fatto saltando il finale del nostro film.
La seconda, e non meno importante, è che il 4 giugno avremo l’opportunità di raccontare tutta l’esperienza in una presentazione pubblica alla città. Siamo molto emozionati e sentiamo anche la responsabilità del presentare qualcosa che non è solo nostro ma condividiamo con voi. Per questo vi chiediamo un piccolo sforzo nel riportarci le vostre esperienze via internet o tramite Tommaso e Maria Giulia, affinché possiamo rappresentarvi al meglio.
Un saluto e a presto
I ragazzi di Ravenna
Espanol
¡Hola a todos! Sabemos que en estos días estáis empezando a trabajar con Tommaso y Maria Giulia en los campamentos. Nosotros recogimos algunos breves recuentos de nuestra experiencia y queremos compartirlos con vosotros. Esperamos recibir respuestas y tener informaciones con respeto a vuestras sensaciones muy pronto. O también que nos las den Tomaso y Maria Giulia en cuanto vuelvan.
¡Un abrazo!
Hola, amigos:
somos las chicas que trabajan en el grupo de fotografía y ahora vamos a deciros lo que hemos hecho en estas semanas para trabajar en el proyecto.
Empezamos separándonos en funciones, como por ejemplo, la directora, la asistente, el operador, el backstage y el ayudante a las luces.
Después, asistimos a una lección de un experto de fotografía, Davide, para aprender cómo se utiliza una cámara fotográfica. En seguida empezamos con los primeros rodajes para poner en práctica lo que habíamos aprendido.
En los últimos encuentros grabamos los rodajes principales que terminarán en el vídeo que estamos preparando todos juntos.
Hemos filmado tres de los cuatros vídeos que tenemos que hacer y estamos muy orgullosos y satisfechos de lo que hemos creado y estamos creando.
Esperamos que esté todo bien y ¡buen trabajo con Tommaso!
Muchos besos,
las chicas de fotografía
¡Hola! Ahora escribe Benedetta. Soy la directora de fotografía, es decir la que, junto a la asistente Angelica, se ocupa de los rodajes.
Por mi parte quería deciros que no es siempre fácil hacer este trabajo, por un lado porque no soy una profesional y por el otro porque no siempre sé cómo actuar o utilizar la cámara. Por esta razón, un día me sentí muy presionada porque Tommaso quería que yo dijese lo que quería hacer precisamente, pero desafortunadamente no lo sabía explicar.
No fue un momento fácil, pero al final le expliqué a Tommaso prefería hacer lo que sentía en aquel momento; él comprendió mi sentido y me tranquilicé, así que después supe cómo moverme y hice el rodaje como me sentía y espero bien.
¡Hola! Ahora escribe Angelica, asistente de cámara. En Città Attiva, tenía que grabar a un chico que estaba estudiando italiano, yo estaba nerviosa porque la grabación es una parte fundamental de este trabajo. Estaba muy insegura porque no quería que saliera una grabación mala. Cuando empezamos a filmar, sentía mucha presión. Escuchaba a los tutores que intentaban ayudarme con consejos, pero no me sentía suficientemente hábil, tenía miedo de equivocarme, entonces rompí a llorar.
Después de esta situación, decidí seguir mis sentimientos para trabajar bien y estar segura de mí misma. Hablando con los tutores comprendí que mi crisis emocional no fue algo negativo: gracias a esta sensación he podido sentir esta grabación con más emoción.
¡Hola amigos!
Somos las chicas que trabajan en el grupo de montaje y ahora os explicamos lo que hemos hecho en estas semanas para el proyecto y de qué va nuestro trabajo. Hemos seguido desde el principio la impostación del proyecto, participando en las inspecciones y los rodajes. Cuando recogimos ya una buena parte de las imágenes empezamos a trabajar en el ordenador para montar el vídeo. En primer lugar controlamos las imágenes en el ordenador junto con Maria Giulia y luego las ordenamos y montamos con un programa llamado Première. Mientras trabajamos, intentamos seleccionar imágenes que rompían el equilibrio y la armonía de la ciudad porque no queríamos solo representar los clásicos monumentos de Rávena. Finalmente, colocamos también los audios. Todavía no hemos terminado de montar todo, pero esperamos que todo vaya bien.
Besos,
las chicas de montaje
Nosotros somos los chicos de producción y vamos a resumiros brevemente el trabajo hecho.
Empezamos el proyecto junto a Daniela, una ejecutiva del ayuntamiento de Rávena, que fue más de una vez a los campamentos gracias a proyectos de cooperación. Nos contó algo sobre vuestra población, vuestra historia y vuestras tradiciones.
Luego siguió un periodo de formación en el que asistimos a clases de cinematografía, en concreto sobre los tipo de documentales para después poner en marcha el proyecto: realizar un documental para compartir con vosotros. Los temas principales serán el desarrollo, la cooperación y la sostenibilidad.
Entonces pensamos que hubiera sido interesante hablar con vosotros a través de Skype, pero desafortunadamente no fue posible a causa de vuestra conexión. Por tanto decidimos grabar un vídeo de presentación en español en relación con nuestros hábitos: deportes, comidas, instituto.
Para filmar el vídeo dividimos la clase en varios grupos: fotografía, dirección, montaje, sonido, comunicación y producción.
Mientras tanto, el grupo de comunicación se ocupó de los boletines, es decir un tipo de diario de a bordo en el que contamos semanalmente las varias etapas de la grabación del vídeo incluyendo los problemas logísticos.
Os habéis enterado de la mayoría de los acontecimientos a través de los boletines, sin embargo, faltan dos cosas muy importantes para comunicaros. La primera es que para nosotros, el grupo de producción, no fue fácil entender la mejor manera para colaborar en la grabación de un documental. Tuvimos muchas dificultades a causa de los cambios de planes, las citas con los entrevistados y las dificultades en atender las necesidades de los demás grupos, sobre todo los más creativos que son dirección y escenificación. Ya sabéis que no somos profesionales, por tanto cada problema ha sido una oportunidad de aprender algo. Hasta cuando las grabaciones fueron canceladas porque una familia retiró su consentimiento para dejarnos filmar a su hija discapacitada, pudimos hablar todos juntos y comentar de manera humana y positiva, a pesar de que se nos cambiaban los planes para la escena final de nuestro film.
La segunda, que no es de menor importancia, es que el 4 de junio tendremos la oportunidad de contar nuestra experiencia durante una presentación pública frente a la ciudad. Estamos muy emocionados y nos sentimos responsables de que no solo vamos a presentar algo nuestro, sino algo que compartimos con vosotros. Por esta razón os pedimos que nos hablarais de vuestras experiencias a través de internet o también a través de Tommaso y Maria Giulia: de esta manera podremos representaros de la mejor manera posible.
Saludos ¡hasta pronto!
los chicos de Rávena