Saharawi: oggi vi presentiamo CISP

dal numero 2 di Oltre la sabbia e il vento

Il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) è una ong costituita nel 1983 con sede a Roma, con uffici territoria-li come quello in Emilia-Romagna e in decine dei paesi in cui opera in tutto il mondo. Nel rispetto dei principi esposti nella Dichiarazione d’Intenti e nel Codice di Condot-ta, il CISP realizza progetti di aiuto umanitario, riabilitazione e svilup-po in più di 30 paesi in Africa, Ame-rica Latina, Medio Oriente, Asia ed Europa. Nei Paesi UE promuove iniziative di politica culturale, di solidarietà e difesa dei diritti. Le ri-sorse prevengono da finanziamenti e contributi di privati cittadini, as-sociazioni, fondazioni, imprese e istituzioni pubbliche italiane e in-ternazionali quali Unione Europea, Ministero degli Affari Esteri, enti locali italiani, agenzie delle Nazioni Unite, agenzie governative di pae-si OCSE, governi e amministrazioni dei paesi in cui opera.
Dal 1984 il CISP è presente nei Campi dei Rifugiati Sahrawi (Alge-ria), dove ha un ufficio permanente. In parallelo all’aiuto umanitario ai sahrawi rifugiati e coloro che vivo-no nel Sahara Occidentale, il CISP segue la causa di autodetermina-zione partecipando attivamente in Italia e in Europa alle azioni di solidarietà, informazione, lobbying per la soluzione del conflitto nel rispetto del diritto Internazionale.

Le attività nei campi saharawi
La formazione docenti

Per avvicinare i futuri insegnanti al territorio il Ministero dell’Educazione sahrawi ha istituito un Centro di formazione in ognuna delle 5 Wilaya. Oltre ad una maggiore disponibilità di edifici ed aule è in atto un potenziamento della formazione a partire dai formatori stessi. Già nel 2007 nel quadro di progetti sostenuti dall’Emilia-Romagna, il Cisp e un team di consiglieri pedagogici del Ministero avevano impostato un nuovo percorso di innovazione dei programmi scolastici. Tra il 2019 e il 2021 sono state elaborate in forma partecipata 36 Unità didattiche nelle materie pertinenti la loro identità: storia, geografia ed educazione civica per le primarie; sono state sperimentate da un gruppo di 10 insegnanti e da circa 300 studenti. Nel 2020 una missione del Dipartimento Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna è intervenuta nelle sessioni di formazione insegnanti proponendo nuovi strumenti della didattica per le primarie e le secondarie e delle sessioni di rafforzamento dei quadri amministrativi del Ministero.

Un ambiente educativo sano ed accessibile

L’accesso a strutture sicure e confortevoli per accogliere le attività scolastiche è uno dei pilastri del sistema educativo. Nei campi sahrawi il tema delle costruzioni solide ha richiesto molti anni di consolidamento e condivisione di tecniche adeguate al clima e alle materie disponibili. Dal 2015, con il primo progetto di emergenza sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, il CISP e il Ministero delle Costruzioni sahrawi, insieme alla rete dei partner, hanno prodotto il primo manuale per rafforzare le competenze tecniche a partire dai materiali locali, “La estabilidad de los edificios en adobe”, in seguito ampliato e aggiornato con Unicef, e la definizione di procedure per le gare d’appalto alle ditte di costruzione locali. Tra il 2017 e 2018 questi interventi strutturali hanno compreso il rafforzamento delle installazioni sanitarie e di approvvigionamento di acqua, sostenute in particolare da Unicef ed Echo.

Rafforzamento istituzionale: gli obiettivi pluriennali

Il consolidamento di esperienze pluriennali ha permesso al CISP e al Ministero dell’Educazione sahrawi, in collaborazione con esperti dell’Università di Bologna, di elaborare dal 2016 una strategia per permettere al sistema sahrawi di allineare i propri strumenti pedagogici allo standard internazionale, con l’elaborazione di un Documento Quadro sugli obiettivi, la pianificazione e la metodologia didattica per le scuole di ogni ordine e grado

Giovani oltre la scuola

Come in altri luoghi, restare connessi ai social network è largamente diffuso nei campi saharawi e rappresenta una risorsa importante, con rischi e opportunità, soprattutto per i giovani fuori dal circuito scolastico. In accordo con le istituzioni di riferimento e con alcune associazioni giovanili, sono state ideate azioni di informazione e formazione sull’uso di internet. Un programma biennale è stato offerto a 10 giovani tra i 15 e 18 anni ed insegnanti. Focus del programma i social network, i motori di ricerca, la questione delle fonti affidabili d’informazione. I gruppi di insegnanti e di giovani hanno a loro volta diffuso i contenuti delle sessioni, supportati da video e da una guida realizzati con la loro partecipazione.

Sito web di documentazione

Come esempio di uso costruttivo di internet e di opportunità di interazione con il mondo è stato creato nel 2015 il sito www.HRsaharawi.com curato dall’Università di Bologna. I suoi obbiettivi: raccogliere gli strumenti internazionali (convenzioni, iter per segnalare abusi, quadri legislativi) che possono essere applicati al Sahara Occidentale o che possono interessare la popolazione Saharawi; fornire informazioni su norme internazionali per i diritti umani e come queste possano essere attivate perché tali diritti siano rispettati o per accertarne l’eventuale violazione. Il sito utilizza unicamente fonti ufficiali e internazionali, come: il Consiglio e i Comitati dei Diritti Umani, la Corte dei diritti umani dell’Unione africana, la Corte europea dei diritti umani e la Corte di Giustizia dell’Unione europea e infine la Corte Penale internazionale.

Oltre la sabbia e il vento è il magazine di informazione sul popolo saharawi realizzato da
CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli
Nexus Emilia Romagna
Comune di Ravenna

in collaborazione con
Instant Documentary APS
Regione Emilia-Romagna

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