“Sembra un funerale, il silenzio sta riempiendo de strade di Smara, si muove liberamente senza il permesso di nessuno.”
Continuiamo a pubblicare il diario di Hamudi, attraverso la sua testimonianza ci arriva il racconto della quarantena nei campi profughi saharawi.
Provate ad immaginare di non avere internet veloce, provate ad immaginare per molto del tempo di non averlo proprio. Immaginate di non avere acqua corrente, di non avere economia, sanità, di avere l’energia elettrica razionata, il cibo razionato, di non avere auto, mezzi pubblici, strade asfaltate, medicinali… provate ad immaginare tutto questo in quarantena, pensate che è appena cominciato il Ramadan.
I Saharawi, popolo con una storia e una cultura a cui siamo profondamente affezionati, stanno vivendo esattamente così questi giorni di isolamento.
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