Un mese di racconti dal “mondo fuori”
Sono passate già 4 settimane da quando abbiamo cominciato a portarvi nel “mondo fuori” con i nostri racconti e in un attimo siamo arrivati ad 8. Abbiamo parlato di amore, di emozioni, di treni che non si fermano, di ospedali, medici, infermieri, di passeggiate notturne, di fattorini ma soprattutto di persone. Tutte le nostre storie sono tratte da testimonianze che stiamo raccogliendo in questi giorni di isolamento, con la speranza che ciascuno di noi possa ancora riconoscere nell’altro una parte di se ed appassionarsi alla vita che, sia pur diversa, resta legata sempre a doppio filo con la realtà che ci circonda.
Sentiamo che c’è tanto bisogno di guardarsi fuori, di ascoltare, di comprendere, di viaggiare. È per questo che non siamo semplicemente una finestra sul mondo, ma una mano da tenere, che può accompagnare i lettori e gli ascoltatori fuori, per guardarsi dentro, per continuare a comprendere che siamo una società e che è la società che, in questo momento, ci sta salvando la vita.
In questo post abbiamo raccolto il frutto di questo primo mese in una breve raccolta dalla quale potete facilmente leggerli e tenerli tutti insieme. Abbiamo anche aggiunto in fondo una playlist dei podcast per ascoltarli più facilmente.
Buona lettura e buon ascolto, quindi, dalla redazione di “Cronache dal mondo fuori”.
Il treno non lo puoi fermare. Anche durante un’epidemia, con il mondo chiuso in casa, il treno va, carico di storie, di pensieri, di sogni… I tre protagonisti del racconto intrecciano i loro pensieri con le atmosfere del periodo di isolamento dovuto all’epidemia causata dal virus covid-19, carichi di sentimenti e di immaginazione. [leggi il racconto]
Ingranare la marcia giusta. Le bici dei rider si muovono nelle città svuotate dalla quarantena. Il protagonista di questo racconto fa consegne a domicilio a Bologna. Nelle sue parole i pensieri, le paure, le emozioni intime e quelle condivise da molti suoi colleghi. Una pedalata tra portici rossi, pensieri notturni e incontri. [leggi il racconto]
I turni di notte, le sveglie all’alba, le sigarette, i caffè, i colleghi. Le battute in catena di montaggio, le sfide da sbruffone, la schedina, la foto dei figli, la macchina nuova… la classe operaia non è andata in paradiso ma non pensava nemmeno di finire in un incubo. A working class hero is something to be [leggi il racconto]
L’amore entra senza bussare, esce senza far rumore, si intrufola tra le pieghe della vita. I protagonisti di questo racconto attraversano quest’epidemia alla ricerca di un’identità con la forza dirompente dei sentimenti, per sesso o per amore. [leggi il racconto]
Via del Pratello deserta di sabato sera, a Bologna, non si era vista mai, neanche in sogno. Colpa dei vigili della quarantena, di 4 videomaker e di una autocertificazione magica… Ormai, di questi tempi, non si può neanche sognare in santa pace. Matilde Gravili racconta il suo sogno ai tempi del coronavirus, tra sensazioni reali e atmosfere oniriche. [leggi il racconto]
Il viaggio oggi è più lungo… per infermieri e medici che lavorano negli ospedali, carico di pensieri, paure e preoccupazioni quanto di forza, coraggio e solidarietà. “Una realtà che non è il tuo mondo” racconta le sensazioni di un’infermiera che affronta un mondo che riconosce sebbene la respiri ogni giorno filtrata da una mascherina, con addosso una tuta bianca. [leggi il racconto]
Anna non ha un supermercato h24 vicino casa e neanche un cane da portare in giro ma ha bisogno, ogni notte, di portare a spasso la sua ispirazione. Fa sempre lo stesso percorso, tra vicoli deserti, finestre aperte che proiettano come ombre cinesi quadrati di vita e telecamere di sorveglianza, ma questa sera c’è qualcuno ad aspettarla… [leggi il racconto]
Da quando c’è il covid le notti al reparto psichiatria non sono più le stesse. Ogni chiamata dal pronto soccorso è un grande punto interrogativo. Mara fa il turno di notte. È una psichiatra costretta a fare i conti con questa epidemia, ad indossare la mascherina, a trattare diversamente i pazienti, a ricordare il percorso pulito e il percorso sporco… Ogni notte è un’avventura che la porta a misurarsi con se stessa. [leggi il racconto]